(foto Piconese) |
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3° plotone della 7^ cp. | ||
foto 1964 | Così è scritto sul numero unico del Mak p 100 | foto 2000 |
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Nato a Torino, morto affogato in un mare di parole. "Re dello scioglilingua è sempre stato; tanto forbito nel dire italiano che dalla Rai Ti Vu venne chiamato per far la trasmissione "Il Pakistano". |
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Avanzi | ||
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Calabrese, morto per essersi inghiottito le tonsille. Dal suo paese calabro egli scese per imparare l'arte del soldato per dire a tutti col suo accento inglese: "il suono della sveglia m'ha ammazzato". | |
Ceniti | ||
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Di sangue napoletano, morto di vecchiaia... "Fece a noi tutti la caricatura, gomma e matita nella mano destra e a chi gli disse: "Questa è una bruttura" egli rispose: "Quella è la finestra". | |
Dentico | ||
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Nato a Campobasso, morto per aver voluto sperimentare anche la pompa funebre. "Nascosto sotto un mucchio di sinossi si rumina il suo pasto culturale senza vedere con quegli occhi rossi che quello della pompa è un grande male" | |
Filipponi | ||
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Nato a Torino, morto di indigestione. "Voja de lavorà, zompame addosso", questo è il motto di quello sfaticato; più del necessario egli mai s'è mosso nel fregar chi lo pensa addormentato. | |
Giona | ||
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Nato siciliano, deceduto perla prematura scomparsa del suo caro Rino. "Secondo nunziatelle e tradizioni in Accademia venne assai scafato e capocorso delle punizioni Capitan Miki ormai l'ha nominato". |
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Gucciardino | ||
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Nato a Vibbo, morto per l'assalto di tropi pipistrelli. Per una C.P.R. grigia e dura, a "quota pipistrello" andò a dormire; ma non finisce qui la sua sventura: l'assalto dei padul fè morire. |
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Lacquaniti | ||
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Leccese, disperso durante una licenza di convalescenza. " Due anni or sono a Modena è venuto, e già per l'ospedale era in partenza; anche se fosse per uno starnuto, da Modena a Bologna e poi in licenza" (di convalescenza) |
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Mazzotta C. | ||
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Umbro, morto di dolore a causa dello sciopero delle poste. La torre e il telo sono il suo terrore, appena in cima cominciò a tremare; ma pensò al al candido suo grande amore: chiudendo gli occhi si riuscì a lanciare. |
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Morello | ||
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Romano, morto per aver ingerito un cubetto di ghiaccio, "Mah! Cubifica qua, cubifica là dopo un sol anno diventa istruttore; a casa gli serva nessuno lo sa, se non per pigliare ol "CUBO AL VALORE". | |
Occhio | ||
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Siculo, abbattuto da un cacciatore di paduli. Dall'isola del Sole egli qui venne, prendendo del padulo il becco e l'ali; tutto giulivo or si liscia le penne, lanciando in ogni dove i propri strali. |
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Papia | ||
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Nato a Melfi, assassinato da uno che aveva voluto seguire i suoi consigli. Di tutti parlò mal, fuorché di lui sempre in altrui faccende affaccendato, e a chi diceva: "Fatti i fatti tui!" scusavasi col dir: "Sì, sì, ho sbagliato". | |
Pellegrino | ||
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Romano, morto per intossicazione da "suono della sveglia". Alzandosi al mattin ti dà il buongiorno con un tono giulivo e assai contento, e chiama i santi tutti a sè d'intorno, facendoli morir per lo spavento. |
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Piconese | ||
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Pavesino, morto per essersi visto allo specchio. Se senti: "Scusa, ciài, una sigaretta?" certo è Beppe che viene a domandare; e se lo mandi a fare... una corsetta egli nel sangue ... "l'onta" vuol lavare. | |
Pimpinelli | ||
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Nato a Napoli, morto di dolore dinanzi ad una gallina allo spiedo. Voce comune lo chiamava "il bello", tanto ch'egli credette fosse vero, e tale idea, fissata nel cervello, ei portò seco sino al cimitero. |
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Ruggiero | ||
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Veneto (e si sente... ) morto prima di tutti gli altri (il capoplotone deve dare l'esempio!) Con gran rispetto al nostro capocorso, noi c'inchiniam mirando il volto acceso; da quel rossor traspare il suo rimorso per essersi a "PAPA'" col tempo arreso. |
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Sabin | ||
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Nato foggiano, morto fucilato dagli autori dell'albo, che non riuscivano a trovargli una morte più originale. Tanto gentile e tanto onesto pare, quand'elli, dalla Guzzi, altrui saluta; per gli esercizi ch'elli riesce a fare ogni lengua devien tremando muta. |
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Santoro | ||
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Nato a Licata, morto di morte naturale (due colpi di 'llupara). Là ti lasciai, amata mia 'llupara per indossar le vesti del soldato; senza "Variazzio" è questa vita amara, per me che tra la mafia sono nato. |
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Terranova | ||
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Ennesimo napoletano, deceduto nel tentativo di stabilire il record mondiale delle flessioni. Per sua natura ilare e contento, accetta ogni angheria con un sorriso, dicendo: "Ha 'dda fernì chistu turmiento! 'Nce stammo guadambianno 'o paraviso" |
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Tirri | ||
.... di sicur siamo i migliori perché siam... amministratori. | ||
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Diamo inizio alla rassegna presentando come insegna il Silvan de' BERNARDONI rompitore di... timpani. |
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Bernardoni | ||
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Forse è meglio non parlare dell'amico CELLAMARE che sua grazia immacolata nominar l'ha fatto... ADA |
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Cellamare | ||
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E' di Formia il caro, baldo parlo, è chiaro, dell'OSVALDO che a torto e da un cattivo fu nomato.. lavativo. | |
Coiro | ||
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Schiena curva, capo eretto è DEL GRANDE il nostro eletto. Col suo incedere elegante rassomiglia a un elefante. |
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Del Grande | ||
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Parliam or di DIVIGGIANO veramente un tipo strano. "Lei è proprio una scamorza!" "Signovsì lo son pev fovsa" |
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Diviggiano | ||
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Arrivati siè a GIANCANE e, mondaccio mondo cane, ogni suono della tromba è per lui un suon...di pompa. |
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Giancane | ||
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Or c'è GIUSTI il piccoletto sempre all'erta e nervosetto. E' sempre lui che salta in ballo: "SSSt, silenzio, che è intervallo?" | |
Giusti | ||
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Mentre in aula; a cuor contento se ne stà un pò disattento come un colpo di mitraglia; "Lei seguiva, vero, PAGLIA?" |
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Paglia | ||
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Siamo al siculo focoso, certamente un pò borioso. Del PALILLO qui si parla; "Bedda madri" quanto ciarla! |
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Palillo | ||
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Or vi parlo di PETRILLI il signor dei furbilli. Superbone fa il gradasso "So de Roma e me la spasso" |
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Petrilli | ||
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E infin ci sono anch'io ho un carattere più che rio sono il primo assaltatore e mi chiamo SALVATORE. | |
Petrozzi | ||
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Giunti siamo a Franceschiello Sparanise è il suo castello. Di PIRONE sto parlando naso grosso, viso brando | |
Pirone | ||
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E' Pinotto il successore dell'Orlando nuotatore. Sa far tuffi al trampolino perché grande è il suo nasino. |
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Quartuccio | ||
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Conoscete il bel bambino che il nome di Pierino? E' il terror degli aspiranti, SAU, fa rider tutti quanti. |
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Sau | ||
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TRAMONTANO il Casertano va assai piano e assai lontano. "Non son cubo nè pompiere" Ma, a chi vuol darla a bere? |
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Tramontano |