Gentili
Signore, Signori Ufficiali, cari Comandanti ed Insegnanti, desidero
esprimervi il più sentito ringraziamento del 21° Corso per aver voluto
essere qui oggi e dividere con noi emozioni e sentimenti nel giorno del
Quarantennale del nostro ingresso in Accademia.
Un
sentito grazie anche all’attuale Comandante dell’Accademia per
l’ospitalità e per la sua presenza in un giorno per noi così
importante.
Un
affettuoso e fraterno (forse dovrei dire paterno) abbraccio agli Allievi
del 185° e 186° Corso nei quali vediamo l’immagine della nostra
giovinezza.
Un
ringraziamento particolare anche al personale dell’Accademia che oggi,
come quaranta anni orsono, ci sostiene con discrezione, efficacia ed
affetto.
Amici
del 21° corso, eccoci qui di nuovo tutti insieme!
Siamo
tornati alla nostra Casa madre per celebrare con gioia, consapevolezza e
nostalgia il Quarantennale del nostro ingresso in Accademia.
E’
stato bello ritrovarci ieri, cercare con lo sguardo i visi noti e cari,
tentando di dissolvere così i cambiamenti portati dal tempo in tutti
noi. Sono tornato con la mente a quaranta anni fa, quando varcando il
portone di ingresso un poco intimiditi ed incuriositi, cercavamo nei
volti degli altri un sorriso ed un conforto alle nostre ansie per un
futuro tutto da scoprire.
E
negli anni trascorsi fra queste mura ci siamo effettivamente sostenuti a
vicenda, tentando con lo scherzo ed il buonumore di far passare i
momenti di difficoltà che tutti abbiamo conosciuto, ed imparando così
il valore della saldezza d’animo e dello spirito di corpo. In ciò
siamo stati guidati e sostenuti dai nostri Comandanti, Insegnanti ed
Istruttori, che sono indissolubilmente legati ai nostri ricordi di
questo periodo e che sono sempre presenti nei racconti degli aneddoti di
vita accademica quando ci si ritrova fra Colleghi di Corso.
È
stata una bella scuola di vita, severa ed impegnativa, ma che ha
impresso in ciascuno di noi uno stile improntato allo spirito di
servizio, al dare prima del chiedere. Si potrebbe forse pensare che si
tratta di valori desueti in un mondo un po’ troppo mercantile, ma non
è così. Sono invece i valori che caratterizzano un soldato e che hanno
fatto sì che adesso il militare italiano sia apprezzato e stimato nel
mondo. E dunque il nostro pensiero va a tutti i soldati d’Italia che,
impegnati nei diversi Teatri, proteggono i nostri valori e si impongono
per professionalità, impegno ed umanità.
In
un giorno per noi così importante, ci accompagna il ricordo, struggente
ed affettuoso, dei nostri Colleghi di Corso che ci hanno lasciato. Essi
sono e saranno sempre nei nostri cuori e nei nostri ranghi. Un abbraccio
fortissimo ai loro famigliari, la cui presenza oggi conferisce una
intimità particolare a questi ricordo.
Un
ringraziamento del tutto particolare alle persone a noi più care: alle
nostri mogli, ai nostri figli, ai nostri genitori che ci sono stati
affettuosamente vicini in questi anni e che con noi hanno condiviso
gioie e difficoltà, sostenendoci nei momenti difficili di questo grande
arco della nostra vita. Di questo lungo periodo, a ciascuno di noi
rimane un ricchissimo ed indimenticabile patrimonio di esperienze e di
sentimenti, che hanno reso la nostra vita degna di essere vissuta.
Ma,
con questi sentimenti nel cuore, è al futuro che dobbiamo guardare, con
lo spirito dei nostri vent’anni.
Un
futuro di continuità nella sua opera di formazione per l’Accademia
Militare, alla quale, oltre al ringraziamento per quanto ci ha dato
anche oggi, va l’augurio vivissimo di poter proseguire – in un
contesto in evoluzione ma con lo spirito di sempre – la sua missione,
fondamentale per l’Esercito e per l’Arma dei Carabinieri.
Agli
Allievi del 185° e 186° Corso l’auspicio di poter trarre dalla vita
che hanno intrapreso con entusiasmo tutti i frutti auspicati e,
soprattutto, l’orgoglio di servire con onore il nostro Paese.
Al
Generale Comandante, ai nostri Comandanti, Insegnanti ed Istruttori ed a
tutti i presenti l’augurio di un futuro sereno e pieno di
soddisfazioni.
Cari
amici del 21° Corso, auguriamoci reciprocamente Fortuna e Salute per
proseguire il nostro percorso di vita con entusiasmo e passione,
sentendoci sempre gli eredi di una tradizione secolare che vede
idealmente riunite in questo Cortile generazioni di Allievi a formare
l’”Una Acies” che costituisce il motto dell’Accademia.
Viva
l’Accademia Militare di Modena! Viva l’Italia!
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