Autorità,
gentili Signore, Ufficiali del 21° Corso, Comandanti e Istruttori:
anche a nome dei Quadri, degli Ufficiali frequentatori, degli Allievi e
degli Aspiranti dell’Istituto, porgo a tutti un cordiale benvenuto.
Per
gli ex Allievi del 21° Corso, bentornati in Accademia, bentornati a
casa!
Per
noi tutti è un onore accogliere il 21° Corso, che a vent’anni di
distanza dal precedente Raduno, si ritrova insieme per il Quarantennale.
Posso
immaginare che per ciascun Ex Allievo, al di là dell’immensa gioia di
incontrare i colleghi, alcuni dei quali forse persi di vista nel corso
degli anni, trovarsi schierati tutti insieme, nel Cortile d’Onore
dell’Accademia Militare, susciti una intensa emozione.
Credo
che in questo momento nei Vostri cuori, in fondo, ci siano gli stessi
sentimenti provati 40 anni fa nel giorno del Vostro ingresso in questo
Istituto: sentimenti che hanno molto in comune con l’emozione dei
giovani Allievi qui schierati di fronte a noi.
Consentitemi,
prima di proseguire, di rivolgere, anche a nome di tutto il personale
dell’Accademia, un pensiero commosso a coloro i quali, in
Patria o all’estero, hanno perduto la vita per il bene comune e a chi,
tra Ufficiali, Comandanti e Docenti del 21° Corso, ci ha lasciato nel
corso di questi 40 anni, ma che oggi è idealmente presente in mezzo a
noi.
La
grande partecipazione dei Radunisti e la gradita presenza dei Loro
familiari, che hanno voluto essere qui oggi, testimonia in maniera
evidente la compattezza del 21° Corso ed il suo forte spirito di corpo,
nato 40 anni fa tra queste mura e rinsaldatosi nel tempo e che, in
occasioni speciali come questa, si rinnova e si fortifica ulteriormente.
In
verità, la celebrazione di un Raduno, per l’Accademia Militare, è
molto di più di un momento rievocativo. In un Istituto Militare il cui
obiettivo primario è la formazione etica, morale e spirituale degli
Allievi, i Raduni costituiscono
momenti altamente formativi, occasioni importantissime per questi
ragazzi di proiettarsi nel loro futuro rispecchiandosi nei Radunisti.
Occasione
importante, in particolare, per gli Aspiranti Allievi del 186° Corso
che, dopo solo due settimane dalla ricorrenza del 50ennale dell’11°
Corso, hanno l’opportunità di schierarsi per la seconda volta in
questo Cortile per rendere onore agli Ufficiali del 21° Corso, che
proprio qui, nel 1964, iniziavano la loro vita con le stellette. Allievi
del 21° Corso che 40 anni fa, in questo stesso luogo, hanno assunto un
impegno nei confronti della nostra Patria, impegno che hanno sempre
mantenuto con onore ricoprendo incarichi di grande onerosità e
responsabilità, vivendo momenti esaltanti, e anche momenti difficili,
superati però grazie alla fede nei nostri valori fondamentali.
Con
la loro opera essi hanno contribuito a raccogliere, attorno
all’Esercito e all’Arma dei Carabinieri, il consenso e la stima di
tutta la nazione.
Sono
certo che i nostri Ufficiali frequentatori, gli Allievi Ufficiali del
185° Corso, gli Allievi e gli Aspiranti del 186° Corso, sapranno
approfittare dell’occasione della vostra presenza qui oggi per trarre
il massimo da questo incontro.
Vi
sarò grato se vorrete dare testimonianza a questi ragazzi di quanto
siano stati importanti per tutti voi gli ideali, la motivazione della
scelta, l’orgoglio e l’entusiasmo per la vita militare.
Essi,
ai primi passi sullo stesso cammino da Voi mirabilmente percorso,
potranno scoprire che il tempo non ha minimamente scalfito la vostra
motivazione e non ha affievolito il vostro entusiasmo.
Consentite
loro di ascoltare le vostre esperienze di vita e di servizio, di frugare
tra i vostri ricordi, di chiedere consigli. Essi cercano punti di
riferimento sicuri, e Voi, Ex Allievi del 21° Corso, siete per loro
degli esempi da seguire, esempi concreti con i quali essi desiderano
confrontarsi.
Sarei
davvero molto felice se oggi, lasciando l’Accademia, al termine del
Raduno, portaste nel Vostro animo la sensazione che in questo Istituto,
pur con l’evoluzione dei tempi e degli studi, continuiamo a vivere per
quegli ideali per i quali Voi avete vissuto e nei quali credete tuttora,
ideali che ci accomunano e ci riuniscono in un “Unica Schiera”.
Se
così fosse, vorrebbe dire che siamo sulla strada giusta e che il nostro
lavoro, i nostri sforzi, possono ottenere il risultato sperato.
Concludo,
rinnovando il “bentornato” ai Radunisti e ai loro Comandanti, e il
mio sentito grazie a tutti gli ospiti intervenuti.
Formulo
a tutti Voi, e alle Vostre famiglie, un fervido augurio di ogni bene,
serenità e fortuna. In bocca al lupo 21° Corso!
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