I kibbutzim raccontano la storia d’Israele

 

Viaggio in Israele 27 dicembre 2009 – 6 gennaio 2010

 

 

 

27 dicembre domenica: arrivo a Tel Aviv. Sosta romantica di Gerusalemme dall'alto dal Monte Scopus .Trasferimento Kibbutz Qalia(o Kallia)[1].Cena e pernottamento in Kibbutz

 

28 dicembre lunedì: Giro del kibbutz di Qalia.Visita della fortezza di Massada[2].Pranzo in corso di viaggio in zona Ein Bokek[3] ( Mar Morto).Kibbutz Mashabe' Sade'[4] ( Neghev), visita e incontro coi suoi abitanti.Cena e pernottamento Kibbutz  Mashabe' Sade'

 

29 dicembre martedì: Kibbutz Sde Boker[5]. Incontro con Aharon Fait ( senior lecture al Ben Gurion University Institute of Dryland Biotechnology and Agriculture).Sosta alla Tomba di Ben Gurion.Kibbutz Ruchama[6] , incontro con Israel De Benedetti[7] .Visita di Yad Mordechai[8]. Cena e pernottamento a Tel Aviv- Metropolitan Hotel.

 

30 dicembre mercoledì: visita di Tel Aviv e Jaffa[9], Indipendence Hall[10],Museo dell'Hagana'[11], Museo della Diaspora[12], Passeggiata attraverso Neve' Zedek[13] e Neve' Shalom ( primi quartieri sorti dall'uscita dalle mura di Jaffa). Cena e pernottamento Tel Aviv

 

31 dicembre giovedì : Zichron Yaacov[14] - Casa Aaronsohn [15]. Campo di Atlit[16] ( campo di internamento inglese dell'immigrazione clandestina).Trasferimento a Gerusalemme. Cena e pernottamento a Gerusalemme - King Salomon Hotel. Capodanno con la Comunità di origine italiana ( David Greco)

 

 

1° gennaio venerdì: visita al Keren Hayesod[17]. Incontro con l’ambasciatore Avi Panzer (se in Israele) e con Yosh Amishav. Davidson center[18] , Monte degli Ulivi[19] (vista panoramica della città). Cena  casa delle famiglie delle comunità ebraica italiana e pernottamento al King Salomon Hotel.

 

2 gennaio sabato: città vecchia a piedi (Santo Sepolcro, Muro del Pianto, quartieri islamico, cristiano, ebraico e armeno). Pomeriggio libero. Cena e pernottamento al King Salomon Hotel. ( se il tempo lo permette di sera : Spettacolo alla Torre di David[20] )

 

3 gennaio domenica: visita del Museo Yad Vashem[21] (dell’Olocausto), Monte e Museo Herzl[22], Si parte per la Valle del Giordano[23], sosta a Bet Alfa[24] ( sinagoga del V secolo).Cena e pernottamento Kibbutz Lavi[25]

 

4 gennaio lunedì: Visita del Kibbutz con Guido Sasson.Monte Bental al confine con la Siria e visita del Kibbutz El Rom[26] ( fondato dopo la guerra dei 6 giorni), situato di fronte a Kuneitra[27].Luoghi santi intorno al Lago di Tiberiade[28]. Cena e pernottamento Kibbutz Lavi

 

5 gennaio martedì: sosta a Degania[29] ( primo kibbutz fondato nel 1909).Visita di Bet Shean[30] ( antica Schitopoli).Kibbutz di Nir David[31] ( torre e palizzata , uno dei kibbutzim fondati tra gli anno 30 e 40 contro il Mandato).Trasferimento lungo la costa a Tel Aviv. Cena e pernottamento – Hotel Metropolitan

 

 

6 gennaio mercoledì: mattinata da decidere. Nel primo pomeriggio, si torna in Italia.

 

Il programma potrebbe subire qualche piccolo cambiamento

 

 

 

 

 

 



[1] Questo Kibbutz è nato dopo la guerra dei 6 giorni (1967) oltre la linea verde. E’ quindi a rischio in futuro di passare in territorio palestinese e sarebbe davvero un peccato perché è un kibbutz splendido. Si mantiene sull’agricoltura e sul turismo.

 

[2] Massada è una rocca isolata che si erge circa 440 metri sul livello del Mar Morto, circondata da profonde valli scavate dai torrenti stagionali.   Il naturale isolamento e la sommità piatta (circa 650 metri per 300) spinsero Erode il Grande (che regnò sotto la dominazione romana dal 40 al 4 a.C.) a sceglierla per costruirvi il suo rifugio personale. Qui confluirono gli ultimi ribelli dopo la caduta di Gerusalemme nel 70 d.C., adattando a proprio uso le costruzioni di Erode ed edificandone altre (bagni rituali, sinagoghe e scuole).Alla fine del 72 d.C. i romani, al comando di Flavio Silva, iniziarono l'assedio della fortezza: per alcuni mesi i 1.000 difensori (contando anche donne e bambini) comandati da Elazar Ben-Yair tennero testa ai 10.000 legionari romani.

[3] Questa antica fonte che da il suo nome anche alla città è sin dal passato un importante centro che ha dato benessere a milioni di persone. Ein Bokek ora è una moderna oasi e centro benessere per chi è in cerca di rilassamento.

[4] Il primo gruppo si stabilì nel 1947 a Halutza, a ovest della Kibbutz Revivim.  Con il passare della guerra d'indipendenza e l'arrivo di nuovi soci, il kibbutz si è spostato al suo attuale sito.  La loro vita nel deserto dipende dalla capacità di trovare l’acqua. Nel 1990 hanno trovato a grande profondità acqua salmastra e adesso….allevano pesci nel deserto!!!!!

 

[5] è un kibbutz nel deserto del Negev nel sud d'Israele.Più conosciuto per essere la casa del primo Primo Ministro di Israele, David Ben Gurion. Ben Gurion si trasferì nel kibbutz per seguire la sua visione di coltivare il Negev, arido abbandonato, e di costruire città come Yeruham e Dimona. Credeva che il Negev avrebbe potuto essere la casa per i molti ebrei che si sarebbero trasferiti in Israele dopo avere fatto l'aliyah, sentì che Sde Boker sarebbe stato un esempio per il futuro

[6] Nel corso del 1911 un gruppo di ebrei di Mosca acquistò terreni nella zona del villaggio arabo G'mama, fondando un azienda agricola con il nome di kibbutz Ruhama.

 

[7]Corrado Israel De Benedetti (Ferrara 1927) proviene da una famiglia della media borghesia ebraica ferrarese. Il padre, ufficiale di carriera del Regio Esercito Italiano, ne fu espulso in seguito alle leggi razziali. Negli anni della Repubblica Sociale Italiana la famiglia si nasconde sotto falso nome in Romagna, per evitare la deportazione. Dopo la Liberazione De Benedetti si iscrive all'Università di Ferrara. Contemporaneamente entra nel movimento Hechaluz che organizza giovani ebrei per emigrare in Palestina. È in questa prospettiva che, nel 1947, lascia Ferrara e la famiglia per recarsi con un gruppo di compagni nella fattoria di S. Marco (Pontedera) e prepararsi alla vita di kibbuz. Per due anni è membro della direzione del movimento Hechaluz e redattore dell'omonimo quindicinale che si stampa a Pisa. Nel novembre 1949 "sale" in Israele e con i compagni raggiunge il kibbuz di Ruchama nel Neghev settentrionale di cui diventa membro e nel quale vive tuttora. In kibbuz ha ricoperto l'incarico di direttore d'azienda e successivamente di segretario. Ha fatto parte della direzione economica del movimento kibbuzistico; più volte è stato inviato in Italia a rappresentare sia il movimento giovanile sia l'Organizzazione Sionistica Mondiale. Membro della direzione del Partito Merez, della sinistra israeliana, attualmente redige il settimanale interno del suo kibbuz. Di lui la Giuntina ha pubblicato Anni di rabbia e di speranze, 1938-1949 e I sogni non passano in eredità.

 

[8] E’ un kibbutz nel sud d’Israele. Fu fondato negli ’30 da ebrei polacchi (in un primo tempo era stanziato vicino a Netanya). Fù chiamato in onore di Mordechai Anielewicz che morì lottando contro i Nazisti essendo il comandante dell'Organizzazione di Combattimento ebraica nel Ghetto di Varsavia. Durante la guerra arabo-israeliana del 1948 il kibbutz fu attaccato dall'Egitto in quella che più tardi divenne nota come la Battaglia di Yad Mordechai.

 

[9] Giaffa è il porto storico del Paese sul Mar Mediterraneo, citato nell'Antico Testamento come porto di arrivo del cedro del Libano usato per la costruzione del tempio di Salomone. Durante il Medioevo si trattava del principale porto della Palestina, usato dai mercanti europei. I Veneziani avevano creato nel tardo medioevo un servizio di galee di linea tra Venezia e Giaffa per il trasporto dei pellegrini europei che desideravano recarsi in pellegrinaggio in Terrasanta.

 

[10] E’ la sala dove fu proclamata la Dichiarazione d’Indipendenza d’Israele nel 1948.

[11] Nel  museo dell’Haganah, il corpo paramilitare clandestino formato dagli ebrei durante il protettorato britannico, vengono raccontate in modo davvero efficace non solo la storia di quello che sarebbe poi diventato l’esercito israeliano, ma anche le vicende della immigrazione clandestina da parte di ebrei provenienti da tutto il mondo in Palestina nella prima metà del Novecento.

 

[12] Il Museo di Nahum Goldmann dedicato alla Diaspora ebraica racconta l’esperienza del popolo ebraico in esilio dalla distruzione del Primo Tempio, avvenuta 2.600 anni fa, fino ad oggi.

[13] E’ il primo quartiere di Tel Aviv. Fu fondato nel 1887 da Aharon Shlush 22 anni prima della nascita di Tel Aviv.

 

[14] E’ a 35 km a sud di Haifa. Fondata nel 1882 dal Barone Edmond James de Rothschild e chiamata così in onore di suo padre. Rothschild vi fondò la prima cantina in Israele. Molto significativa l’antica sinagoga del 1886.

[15] Un gruppo di giovani ebrei decide di istituire una rete di spionaggio per favorire la liberazione del territorio da parte degli inglesi. Nasce così il NILI (acronimo di Netzach Israel lo Ishakare, La Gloria di Israele non mentirà e non si pentirà), dal coraggio di semplici uomini che durante il conflitto, a rischio della vita, da Alessandria ad Haifa sfuggirono ai turchi per trasportare armi e aiuti, fornendo alle truppe del generale Allenby, di stanza in Egitto, informazioni decisive sulla dislocazione del nemico. Il loro capo era Aaron Aaronsohn

[16] La citta' di Atlit fu l'approdo per i profughi che scelsero Israele per ricominciare a vivere: migliaia di loro erano riusciti a imbarcarsi dopo essere scampati ai lager. Ad Atlit si trova un campo di profughi fondato dagli inglesi. Un vasto centro di detenzione in cui vennero chiusi migliaia di immigrati clandestini catturati dagli inglesi mentre cercavano di entrare in Palestina durante il mandato britannico. Il 10 ottobre del 1945 il Palmach (unità delle forze speciali dell’Haganà), comandate dal giovane Itzhak Rabin, fece irruzione nel campo liberando 200 prigionieri.

 

[17] Con la fondazione dello stato di Israele, il Keren Hayesod finanziò il rientro e l'integrazione in Palestina di molti ebrei, finanziò anche la costruzione di nuovi centri e tutta una serie di infrastrutture come la Società Elettrica, le fabbriche di estrazione del Mar Morto le la società navale nazionale ZIM.

[18] uno straordinario modello tridimensionale che consentirà ai visitatori di percorrere un affascinante cammino alla scoperta delle strade e degli edifici così come si presentavano durante il periodo del Califfo Umayyad, il primo governatore mussulmano di Gerusalemme. Il modello mostra lo splendore e l’intensità degli edifici durante il periodo del califfato ommayade e mostra come l’area della spianata del Tempio venne completamente rinnovata 630 dopo la distruzione perpetrata dai Romani. Il modello, secondo quanto confermato da Yuval Baruch, archeologo della IAA che ha partecipato agli scavi della zona, è basato su una fedele ricostruzione svolta attraverso lo studio dei ritrovamenti degli ultimi scavi svolti nell’area sud ovest della spianata del Tempio

[19] Il profilo del Monte degli Ulivi domina dall'alto la parte orientale di Gerusalemme, oltre la Valle del Cedron, al di là delle cupole dorate dell'Haram esh-Sheriff. Da qui si gode di uno dei panorami più celebri di Gerusalemme: vista dall'Har Ha-Zetim la Città Vecchia, al tramonto, rifulge di mille tonalità calde come le sue antiche pietre, come l'oro delle moschee, come il verde dei giardini e delle palme che svettano da dietro i muri dei quartieri medievali.

[20] la Torre di David all'entrata del quartiere ebraico nella città vecchia di Gerusalemme è un museo che parla del passato, ma anche del presente. E' un percorso cronologico che inizia con la fondazione della città ormai più di tremila anni fa, per affrontare, fornendo anche documenti importanti, tutte le fasi che Gerusalemme ha attraversato nel corso dei secoli: dal Regno di Israele alla conquista romana e la sua trasformazione in Aelia Capitolina, dalle crociate all'Impero Ottomano, al Mandato Britannico, alla guerra del 1948 e l'occupazione Giordana, alla liberazione da parte di Israele nel 1967 per finire ai nostri giorni.

[21] Il museo Yad Vashem  è il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell'olocausto fondato nel 1953 grazie alla Legge del memoriale approvata dalla Knesset, il parlamento Israeliano. Il museo è composto da una sala memoriale, un museo storico, una galleria d'arte, una Sala dei Nomi, un archivio, "la valle delle comunità perdute" ed un centro educativo. Presso il museo esiste un giardino, il giardino dei Giusti tra le nazioni dove vengono onorati coloro che, spesso a rischio della propria vita, salvarono degli ebrei dallo sterminio.

[22] Il Monte Herzl è alto 837 m e rappresenta il punto più elevato di Gerusalemme. Un bel parco disposto lungo le sue pendici e un semplice mausoleo eretto sulla cima commemorano Theodor Herzl (1860-1904), fondatore del movimento sionista tra il 1897 e il 1904. Le spoglie di Herzl furono traslate a Gerusalemme nel 1949, la sua sobria tomba in granito nero è collocata proprio sulla sommità del monte mentre i suoi genitori e alcuni dirigenti sionisti hanno trovato sepoltura nel parco. Sul lato nord del monte si estende invece il Military Cemetery, dedicato ai 6000 israeliani caduti in guerra: lungo la via che vi conduce sono collocate le tombe dei capi di Stato Golda Meir, Levi Eschkol, Menachem Begin, Yitzhak Rabin. Adiacente al cancello che introduce nel parco è l'Herzl Museum, un'esposizione che illustra il percorso biografico dell'ideologo con abbondante documentazione (tra cui il carteggio con Pio X e Vittorio Emanuele III) e mediante la ricostruzione della biblioteca e dello studio viennese di Herzl. In questa camera è mantenuto l'arredamento originale che lo circondò durante gli ultimi anni del soggiorno austriaco, mentre redigeva la famosa opera Lo Stato Ebraico. In un armadio sono esposte le decorazioni turche donate a Herzl dal sultano durante la sua visita a Costantinopoli.Nel novembre 1995 il Monte Herzl fu teatro della riunione dei capi di governo di più di 86 Stati, convenuti in Israele per onorare la memoria di Yitzhak Rabin.

[23] La Valle del Giordano si stende al confine nord della Rift Valley dell’Africa Orientale. Una volta discesa nel Mar Morto raggiunge 400 m sotto il livello del mare, il punto più in basso di tutta la superficie terrestre. Una tipica valle mediterranea, con inverni miti ed estati molto calde che, grazie alla bassa altitudine, è anche una serra naturale, ricca di minerali e d’acqua nelle erte wadi (valli) su ciascuno dei suoi lati. In tempi antichi la Valle del Giordano era uno dei luoghi più fertili del medio oriente, ed è in questa che terra nacquero alcune delle civiltà più antiche del mondo. Oggi un’ampia rete di dighe e canali irriga la regione e ci sono ovunque segni di vita. Attraversando la valle in automobile, specialmente in primavera, potrete vedere la soffice coperta di grano, fiori e giardini che la adorna.

[24] Il kibbutz è stato fondato nel 1922 da Hashomer Hatzair. E’ stato il primo kibbutz ad utilizzare, per i prodotti lattiero-caseari, la mungitura tecnologia robotica. La sinagoga di Beit Alfa contiene un antico mosaico bizantino raffigurante il calendario lunare ebraico corrispondente ai segni dello zodiaco.

 

[25] Il kibbutz Lavi è stato fondato in 1949, dopo la guerra d’Indipendenza dai membri di Bnei britannico Akiva. È situato nella Galilea orientale sui pendii che conducono al lago Kinnereth ed è a  dieci minuti dalla città di Tiberias. Il kibbutz Lavi conserva una tradizione antichissima di ospitalità. A partire dai periodi medioevali al 1948 la zona viene chiamata Lubia. IlTalmud di Gerusalemme accenna alla locanda di Lavi

 

 

[26] Il kibbutz è situato a circa due chilometri ad ovest del Monte Hermon, sulle alture del Golan, ad un altitudine di 1050 metri sul livello del mare. Sia El Rom che il vicino Moshav Odem sono le 2 postazioni in Israele con la massima altezza sul livello del mare

 

[27] Kuneitra subì gravi danni nelle guerre del 1967 e del 1973 . Nella guerra di Yom Kippur fu conquistata dalle truppe Siriane. Kuneitra soffrì anche di 81 giorni di duelli di artiglieria che hanno preceduto il disimpegno. Kuneitra non era un centro agricolo. La sua posizione strategica vicino il confine israeliano si dimostrò appropriata per l'ubicazione di installazioni dell’ esercito Siriano. La Siria concentrò almeno metà  del suo esercito in questa regione della quale Kuneitra era il capitale.

 

[28] Il Mare di Galilea, detto anche Lago di Tiberiade o di Gennesaret o di Kinneret, è il più grande lago d'acqua dolce dello Stato di Israele  avendo una circonferenza di circa 53 km. Situato a 209 mt sotto il livello del mare, ha una profondità massima di 43 mt. In effetti si tratta del lago d'acqua dolce più grande sulla Terra, situato al di sotto del livello del mare, superato per dimensioni solo dal Mar Morto che è però un lago dalle acque salate.

[29] Degania è il primo kibbutz d’ Israele. Fondato in Galilea nel 1910 da un gruppetto di 10 uomini e 2 donne. Questo gruppo era composto da ebrei emigrati dalla Russia tra fine ‘800 e primi del ‘900.Il nucleo si è costituito sulla nave diretta verso la Terra di Israele, è cresciuto e prosperato nel suo girovagare (in Petach Tikva, Ben Shemen, il Kinneret Agriturismo e Hadera) e si stabilì a Degania 'A '- la madre dei kibbutzim.

 

[30] Tel Beit Shean, con i suoi 5mila anni di storia, si erge maestosamente tra le rovine romane e della città cristiana che succedette. I visitatori percorrono le antiche strade, stupefacendosi di fronte alle colonne crollate nel terremoto del 749 a.D., al maestoso teatro tuttora attivo, al bagno pubblico, ricostruito per mostrare i passatempi dell'epoca antica e successivamente ospitante un battistero, alle chiese che adornano i sobborghi.

[31] Kibbutz Nir David fu fondato il 10 dicembre 1936. Fu uno dei kibbutz «Torre e palizzata», I kibbutzim di “Torre e palizzata” furono fondati per trarre vantaggio da una legge del mandato britannico che riconosceva la legittimità di qualunque edificio coperto da un tetto e per questo motivo venivano costruiti nella notte.